18 gennaio 2015

MA DEVO PER FORZA DARE UN TITOLO AL POST?

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Teatro della Regina, Cattolica 21/12/2014 “Briciole d’ Inverno”
Ma perché questo bastardo di blogger altera luci e colori quando pubblico schiarendo o scurendo le immagini a suo piacimento?

8 commenti:

valerio ha detto...

la foto ha già un titolo !!!
complimenti

Alligatore ha detto...

La foto parla da sola, anche se blogger fa le bizze :)

Vera ha detto...

ciao Valerio, ciao Alligatore, è che sono fortunata, ho un'amica coreografa che oltre a seguire i suoi ragazzi organizza e gestisce eventi con più gruppi diversi.Io la seguo fotografando per lei e così ho occasione di catturare qualche bel momento.
E' un po' che non vado a vedere i tuoi scatti su Flickr Valerio, dovresti sgridarmi. I tuoi uccelli si che sono splendidi.

valerio ha detto...

Il martin pescatore lo fotografo all'oasi dell'ortazzo,500 metri prima di mirabilandia , c'è un capanno di osservazione con vari posatoi ,la pazienza bisogna portarla da casa ed il gioco è fatto

Ernest ha detto...

con certe immagini non servono titoli

Vera ha detto...

@Valerio, se penso che c'è chi preferisce sparare per poi dire che va a caccia perchè ama la natura...

Grazie Ernest, come va la tua piccola gnoma? (Femmina vero? O mi confondo?)

Riccardo Uccheddu ha detto...

Bella foto, davvero molto bella.
Mi piace quel miscuglio di rosso e di nero che all'interno appunto della foto si alterna e fonde-confonde.
Un'altra cosa che mi piace molto è questa: il movimento.
Mi spiego: molte foto (e fotografi/e) non riescono a cogliere il movimento, la vita, l'azione delle persone, delle cose o degli animali. Sembrano delle nature morte.
Non so, ho spesso questa impressione.
Ciao ed a presto!

Vera ha detto...

Ciao Riccardo, grazie. Cogliere il movimento è proprio ciò che ho cercato di fare, non sono una brava fotografa, ma quando lavoro agli spettacoli cerco di lasciarmi andare alla musica e di prevenire l'attimo di un salto, di un movimento, perché se aspetto di vederlo lo scatto è già perduto.
Butto moltissime immagini, tra le tante qualcosa che mi piace rimane.